seduto vicino all'aggeggio che se ti ci avvicini si attiva e inizia lenta lenta a scendere acqua, lo fisso ogni volta che fa (STOC), un qualche motore dentro parte e inizia il rumore lento.
ci si accalca pulendo bicchieri, piatti, piattini e poi si gettano foglietti di scontrini e tovaglioli.
poi si va via.
io li fisso. sono tutti lì a pulire e poi a gettare i piatti dentro un vascone pieno di altri piatti e poi pieno anche di acqua.
è tutto pieno.
i vassoi dove lasciare i bicchieri sono pieni, i vassoi dove lasciare le bacchette sono pieni, pieni i tavolini e piena anche la fila dove tutti si infilano per poi arrivare a vassoi pieni dove lasciare e depositare i resti del pranzo.
hanno tutti le pance piene, o almeno tra poco le avranno piene.
si guardano negli occhi pieni e molti parlano a voce alta e piena.
finisco di raccogliere gli ultimi pezzi di riso, attaccati come sono alla curva della scodella.
li fisso uno per uno e dentro ognuno c'è qualcosa di pieno che ancora non decifro, mentre sto con la testa nella scodella rimangonon fuori rumori di fondo indistinti di cose e persone che sbattono e parlano e producono.
mi scompare in bocca in fretta l'ultimo chicco, che era quello che forse era più pieno di tutti dentro, poi mi riposo.
riposo le bacchette e riposo la scodella, riposo anche il bicchiere, che l'ho appena svuotato e poi l'ho riposato.
fisso il vassoio pieno di stoviglie ma vuoto di cose da mangiare.
mi sento pieno.
la fila si abbassa,diminuisce,si ritrae e si sfilaccia.
quando io ci arrivo siamo solo in tre, tutti di fronte alle cannelle dell'acqua, che appena ci hanno visto arrivare si sono riempite d'acqua e poi l'acqua ne è uscita.
aspetto che finiscano i due davanti a me.
fisso i gesti che fanno ,puliscono e scuotono,poggiano e lanciano, cercano spazio, mentre di là dal marchingegno una infila mani fino al gomito nell'acqua,che sta nel vascone, dove dentr al vascone ci sono scodelle,piatti ,piattini.
mi ringrazia la rngrazia ,la ringrazio e poi mi ringrazio.
mi volto.
sento la macchina spegnersi,le cannule d'acuqa nell'aria smettere, il rumore fermarsi.
tutto torna calmo.
voglio l'acqua, mi dico.
mi fermo davanti all'altra macchina, quella che dentro deve avere una serpentina che gira intorno al serbatoio e fredda l'acqua.
l'acqua è sempre fredda.
raccolgo dal contenitore un bicchiere.
il contenitore dentro ha un meccanismo per far salire i contenitori di bicchieri.
appena il bicchiere è nelle mie mani, qualche stantuffo dentro, qualche ammortizzatore per contenitori di bicchieri perde l'equilibrio faticosamente conquistato e oscilla oscilla oscilla lento e basso.
i bicchieri dondolano al seguire il dentro del contenitore.
lo fisso e dondolo pure io dentro la testa.e quel dondolare dentro mi dondola in giro per la testa e anche per tutto il corpo.
che io in questi giorni mi sento dondolare in giro.
mentre dondolo faccio scendere l'acqua nel bicchiere.
prendil il bicchiere, premi la maniglietta col bicchiere, l'acqua scende nel bicchiere.
il bicchiere si riempie mentre dentro la pancia della macchinetta dell'acqua fa improvvisa glogloglo. pressioni che sbazano e equilibri che si perdono, ancora una volta.
gorgogliare,gorgogliare, fa la macchina.
io mi ricordo e le dico: "ecco, vedi, ora si, eri tu che mi mancavi!".
dice solo: "gorgoglio"
c'ho pensato per giorni a chi mi mancasse, le dico.
e lei gorgogli.
le pareti fanno condensa con l'aria intorno, se la prendono, la freddano e poi l'acqua si aggrappa al metallo.
le dico: "stai facendo condensa".
lei silenziosa, poi dopo un gloglo improvviso.
le dico smettila di fare condensa, non ti fa stare bene.
(in realtà so che lo dico perchè è una cosa che non piace a me,penso di essere egoista,ma forse lei non se ne accorge)
si forma una fila dietro di me.
vogliono l'acqua anche loro.
io gli faccio segno di aspettare.
mentre aspettano intanto io non ho mai staccato la mano dal bicchiere e il bicchiere dalla maniglietta, l'acqua esce dal bicchiere, ormai colmo più di quanto possa essere colmo.
l'acqua fredda mi fa addormentare la mano.
le dico che ci sono altri che vogliono prendere dell'acqua,ma che io ho deciso che non gliela farò prendere.
lei non dice nulla,forse non approva.
"se non approvi ti capisco,sai?" faccio finta di voler discutere, di volersi capire.
in realtà no.
ora la fila è incredibile.
una fila mai vista.
in fila ci sono anche quelli che lavorano alla mensa, curiosi di avere un pò di acqua anche loro e curiosi di fissare me che parlo con lei ,che era quella che mi mancava.
dietro si fanno insistenti, mi dicono che vorrebbero prendere dell'acqua, ma io spiego loro che non possono più, perchè io non credevo ma mi ero ricordato che lei era chi mi mancava.
"ora che non mi manca più, ora che è qui a riempire lo spazio dove è appoggiata, voi non potete più servirvi da lei" faccio io , con sicumera rilassata.
"mi dispiace", poi aggiungo.
loro - la fila - ovviamente non sono d'accordo con me.
e me lo fanno sapere deformando volti e gesti, muovendo il corpo e spostando i pesi e gli equilibri che hanno dentro.
le dico: " non ti preoccupare, ora ti porto via di qui"
lei gorgoglia e poi fa glogloglo.
senza aspettare che lei risponda oltre o si faccia capire meglio, decido per portarla via.
senza farmi preoccupare dalla fila la prendo sottobraccio e lento lento cerco di raggiungere l'uscita.
naturalmente l'acqua inizia a uscire da tutte le parti e io mi bagno la testa ,le scarpe, il bicchiere no so più dove è finito e la fila mentre si rende conto di quello che sto facendo decide unanime di non permettermi di liberarmi di loro.
in mezzo all'acqua gelida mi ricordo solo io che fisso il soffitto, sento freddo e tutti intorno che mi insultano.
non so lei dove sia finita, la cerco intorno ma non la trovo.
chiedo alla fila che ora non è più una fila ma un corpo misto di genti dove lei sia finita.
non mi rispondono e poi non ricordo più nulla.
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77 commenti:
io lo so che tu riesci a tenere l'acqua in mano.
che non ti scivola tra le dita. perciò se serri bene bene i pugni, finché avrai le nocche bianche, e ti faranno male i tendini dei polsi, nessuno potrà farci niente.
ma non ricordi più nulla perché poi ce le hai prese o è solo una piccola amnesia...?
ame:
lo faccio tutti i giorni.
di tenere l'acqua tra le mani, dico.
a volte mi ci lavo anche,con l'acqua.
mrsc:
lo sai che non me lo ricordo?
ora lo so.
si,mrsc (scioglilingua?) è molto bello sapere le cose.
io purtroppo non so nulla.
scheda bianca.
quando dichiaravano i voti di non mi ricordo quale elezione di quale presidente della repubblica, al sentir gridare "BIANCA" io pensavo: "ma chi cazzo è sta BIANCA!?"
certo che come postmoderno non sei molto bravo...
dovrò cercarmi qualcun altro da cui prendere ispirazione. Anche se saranno già troppo indietro.
"purtroppo han già fatto tutto",direbbe uno poco postmoderno.
io invece dico: "largo, fate largo al nulla e al non senso!" ...questo è molto avanti...anzi ,molto trendy.
In un mondo apparentemente pieno, manca sempre qualcosa..e quando quel qualcosa si trova, non lo si vuole dividere con nessun altro. Ma non bisognerebbe nemmeno perderlo..fa male.
amo:
non ricordo nulla.
saggio_susukino.
saggio sta per : trendy?
saggio sta per: inerziale.
immortale!?
hai perfettamente ragione
highlander comunque rivedendolo dopo anni uno si mette le mani nei capelli...
Ricordi di non ricordare..è già un qualcosa.
amo:
cosa!? come dici?
che hai detto? puoi ripetere che non mi ricordo?
cura di fosforo?
cmq la prossima volta per prendere l'acqua io consiglierei una bacinella...
Susu..ma si, meglio non ricordare. Senza memoria si è sempre nuovi.
hai notato che anche tu (anch'io a dire il vero) stai facendo condensa?
amelia
anonimo:
bacinelle?
no solo ruvide mani consumate da troppo far nulla.
amo:
oppure senza memoria si è finalmente liberi.
ame:
si,appena tocco una cosa faccio subito condensa.
NUOVI?LIBERI?
SENZA PASSATO NON SEI PIU' NESSUNO
NUOVI?LIBERI?
SENZA PASSATO NON SEI PIU' NESSUNO
Forse susu..
essere liberi..ha un bel suono.
anonimo:
su,che ti piglia!?
guarda che se vuoi parlare del "niente" di "nessuno" e ddel "nulla" qui sei capitato nel posto giusto...
dai che lo dico anche io "NESSUNO" capito!?
amo:
suono?
i solo queli primordiali di suoni posso accettare.
mica piglia niente...
nessuno nessuno nessuno.....
fa un certo effetto...e mette una certa ansia...
meglio il nulla a questo punto...
anonimo:
boh!?
fidati fidati....meglio il nulla che nessuno...inquieta di meno...
anonimo:
ah si!?
certo!
il nulla comprende tutto e niente...e cmq ne fai parte...
nessuno..è nessuno....neanche tu...
il nulla è più rassicurante...
anonimo:
quindi cosa significa!?
...che siamo tutti morti...!?
Susu...come sei scortese coi tuoi ospiti.
Se fossi un po' più post moderno tutto ciò non succederebbe!
Il postmodernismo è diplomatico e avanguardista.
mrsc:
ma io amo tutti.
diplomatico e avanguardista non van d'accordo.
i futuristi, proprio loro, non guardavano in faccia a nessuno.
Susu...chiii esssserrrr tuuuuu...?
mrsc:
come?
chi!?
sarà ora di sbrinarci.
Suoni primordiali..evocano in me la preistoria..strano come funzioni la mente.
Strano che funzioni.
A Susu, almeno.
nooo...senza essere così drammatici....è solo che il nulla è più rassicurante...
già..proprio strano che funzioni...
suoni primordiali...a me evocano un altra immagine....
ame:
altrochè se lo è...
amo:
...strano che?
io volevo dire proprio quello.
mrsc:
che funzioni cosa?
anonimo:
si è strano, ma che?
un'altra immagine?
è strano...riferito al commento di mrsc, riferito a sua volta ad amo..(almeno credo)
bo..mica me la ricordo più...aveva a che fare con suoni istintivi però...
anonimo:
la penso come te.
e cioè: boh!?
E' strano: che stasera non ho fame.
[MrsC. scala le classifiche postmoderne!] :D
mrsc:
strano, la nuova parola più usata al mondo.
ehsi ,la fame..
[le classifiche postmoderne son per pochi].
tu sei tra questi!?
Embè...
mrsc:
già,
quindi : embè !?
no?
Si si, certo che si!
E' tutto molto strano..
mrsc:
si!
amo:
si che lo è.
meno male, va...
quasi quasi iniziavo a pensare che parlàim e nn c'capàim!
No buono!
Si prepara la cena?
...che poi...
ma tu che mangi?
mrsc:
io mangio.
tutte le cose famose che qui si mangiano.
e sono buone?
qui è tutto stupendo.
hai tirato fuori tutto?
qui mi esce acqua da tutte le parti. verrò sommersa.
(ho messo in salvo gli asparagi)
Non pensavo che ci fosse qualcosa di peggio del buffet di una riunione di medici-chirurghi.
Courage, Susu.
.....
ame:
spero tu possa respirare sott'acqua.
luth:
beh, un buffet di una riunione di medici-chirurghi, qua.
CIAO!
E CON QUESTO...HO DETTO TUTTO!
anonimo:
stai bene!?
posso inserirmi?
non ho capito chi è postmoderno, chi vuole esserlo e chi lo è stato ma nel post non lo è più.
propongo di numerare il post davanti a postmoderno, tipo post5moderno. tanto per dare una progressione alla postmodernità.
ciao!
ovvio che sì.
a proposito, che ci facevi nei fondali del frigo,ieri pomeriggio?
asfaleia:
tu puoi sempre inserirti.
sappiam bene che il nostro principale problema (dei tempi moderni; o postmoderni, che dir si voglia) non è tanto ciò che si dice, ma come lo si dice. (il est l'unico modo he c'è rimasto per misurare le differenze, je crois).
pongo un dubbio:
sarebbe utile numerare il post di fronte a postmoderno, così da dare un verso a tutto sto ambaradam, epperò non possiam farlo ,perchè se numeriamo il postmoderno poi ci sarà qualcosa di prima e qualcosa di dopo, cosicchè il postmoderno perderebbe tutto il suo motivo di starci ,e cioè quello di essere oltre, di essere altro (cioè un non-senso, un uber-senso)(se misuri,se conti,dai un senso,crei la norma)
se numeriamo il post-moderno,riportiamo il post all'interno del normale qui e ora, morirebbe e addio all'avanguardia.
ecco il problema: se superiamo la frontiera, la frontiera scompare.
quindi? dobbiam sempre rimanere sull'orlo se non abbiamo le palle, attraversarlo e sentirci male ,se le abbiamo (prova tu a combattere con un "tutto uguale" "un tutto qui e ora").
fico è? a parte questo,la semiotica non serve a un cazzo.
amelia:
ci sguazzavo,che domande...
(ah comunque non posso commentare il tuo blog, sia chiaro)
ciò in effetti spiegherebbe come mai sono tant'anni che si parla di postmoderno.
io però inizio a sentirmi un po' a disagio nella perenne condizione di post-qualcosa, anche se è un indefinito-post.
vorrei convertirmi all'attualismo etico.
questo racconto si tiene bene insieme ma fa acqua da tutte le parti
mi piacerebbe che ti ricordassi il seguito
lo so. non so come fare a darti la chiave. domani riprovo. dannato spinder.
splinder è il dimonio.
comunque la cuffia con le margherite ti sta da dio.
asfaleia:
c'è rimasta una sola cosa da fare,
tornare all'ancient regime.
e bastonare tutti i posticci post-moderni.
lo facciamo?
anonimo:
il seguito è acora affogato da qualche parte.
ame:
lo,il dimonio.
la cuffia, la adoro.
potremmo parcellizzare la coscienza privata e riunirla nel dharma cosmico. e poi andarci a ubriacare tutti.
asfa:
perchè invece non ci andiamo ad ubriacare subito?
e sotto i fumi dell'alcool poi facciamo tutto il resto.
parcellizziamo il dharma e ci riuniamo nelle coscienze private.
vince chi riesce a rimanere in piedi.
per l'ubriacatura ci sto!!!
Per il resto temo di aver capito poco....
allora sia, ubriachiamoci!
per il resto anch'io non ho capito nulla.
era scrittura automatica,oppure parole al vento.
sisi!!!!ubriachiamoci!!!!!
cmq, per le altre cose, nel dubbio..."lo penso anche io"...
sincronizzate i tassi alcoolici sulle 'non mi reggo in piedi e zerozero'.
ano, asfa:
dai giovani ,si facciamolo!
sincronizziamo le nostre idiozie comuni!
cazzo!
Susu, non ti si può lasciare un momento solo...
A me non l'hai chiesto d'ubriacarmi.
Credo che piangerò tutta la notte.
Ma tu te ne freghi.
Ché mentre io di notte piango, tu ti svegli, fai colazione e ti alleni a tenere l'acqua nel pugno. Addio.
[è stato bereve ma intenso.]
facciamolo tutti insieme!!
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