12/07/07

rakuten dori

"spero sia una scelta stilistica,questa."
mi volto, con lentezza.
"è solo un taglio di capelli" stanco nel tono.
Allora scendiamo per la discesa, che dalle discese ci si può solo scendere.
Ci giriamo nelle strade a destra e sinistra.
"Questo?"
"non saprei"
hanno i prezzi fuori si fanno conscorrenza spietata.si abbassano e si alzano le tariffe,si fissano con aria di odio malato, alzano in aria forbici grosse così e si minacciano tra i rumori della città.
Hanno da insultarsi e da sfarsi.
Cambiano le offerte,aggiungono movimenti che dovrebbero valere il cambio di prezzo.
Sono confuso.
E' una strada affollata di barbieri, barbieri che camminano,barbieri he parlano, che si insultano e che ridono.
Insomma: barbieri che vivono.
fuori dalle porte ruotano i cilindri oclorati a strisce che si fanno seguire con gli occhi.
Mi ipnotizzo a guardarli.
"hai deciso?"
no ancora non ho deciso.
no, ripenso, non mi serve un salone di bellezza.
l'unico modo di sopravvivere qui sembra tenere più ai propri capelli che al proprio qualcos'altro.
tutti si toccano i capelli.
capelli toccai.
capelli smossi. capelli spostati. capelli alienati.
gli specchi sono stracarichi di persone ,di visi che si guardano i capelli e se li muovono.
capelli.
capelli.
"io poi vado da un'altra parte"
si lo so che vai da un'altra parte.
tutti qui vanno da un'altra parte.
han bisogno di farseli toccare i capelli, di farseli colorare, di smontarli e rimontarli.
"ma è l'unica cosa vostra che vi è rimasta?"
"cosa?" fa.
io pensavo ad alta voce.
"nulla" era che.
i capelli hanno perso la direzione.
abbiamo camminato molto.
e gli dico che a me in fondo non mi serve chissà che servizio.
solo un taglio.

osaka champion costa solo 2000.
va bene osaka champion?
io neanche sto ascoltando,fisso una macchina cubo accanto all'entrata.
si guardano,si studiano, si spiegano come io voglio i capelli, si fanno così con le mani.
il barbiere (che ha le forbici in mano come tutti i barbieri) fa i versi insieme a lui, mi guardano,mi toccano i capelli, mi guardano male, sorridono tra loro.
poi mi guardano.
io torno a fissare la macchina-cubo.
"macchinacubo" dico io.
loro mi fanno cenno di sedere.
sul divano.
l'altro mi saluta e dice che si va a far tagliare,colorare, smuovere ,impostare, smontare.
io gli dico "ok".
dal divano non si vede nulla.
solo una scaffalatura e la testa del barbiere con i capelli sparati in direzioni sconosciute.
macchinacubo.penso.
sento le forbici.
poi si danno il cambio.
il barbiere giovane fa i massaggi.
sul collo,sulla testa, sbatte le mani, le accoppia, le stacca, smonta qualcosa.

poi è il mio turno.
così,dico.
no,più corto,dico.
ci sorridiamo e cerchiamo di accordarci.
mi è gentile,mi smuove con così tanta delicatezza che quasi non mi accorgo che sto facendo tagliare i capelli.
quasi mi addormento.
mi taglia con precisione.
con attenzione.
con zelo,ecco.

macchina cubo.
rimane lì fuori al vento.
"mi piace qui?"
si che mi piace.
"cosa mi paice di qui?"
la natura,dico io.
anche se non l'ho ancora vista,la natura di qui.
"più corti?"
più corti qui e qui.
sono segni di impressione.
ci adattiamo un pò, ci sorridiamo, mentre io ogni tanto mi volto verso la macchina cubo.
c'è un asciugamano caldo sulla mia testa, a sapere come ci è arrivato.
"gli chiedo se per me ci saranno i massaggi"
mi guardano e dicono "..."
io sono contento, anche se forse non ci siamo capiti.
sembrano tagliarmi i capelli e non smettere mai ,poi all'improvviso si danno il cambio.
ho la testa che si muove a ritmo, si sposta e dico "macchinacubo", poi le mani si accoppiano e io penso che forse mi paicerebbe morire così, con i massaggi in testa e con le mani che mi piacchiettano sulla nuca.
si danno nuovamente il cambio, si fanno i cenni per dire "prego" mentre io li guardo trallo specchio.
allora si muove la sedia.
che non me l'aspettavo
e mi ritrovo dall'altra parte.
cioè ho fatto un mezzo giro.
mezzo giro e poi un mezzo inclinarmi.
succede che mi vuole lavare i capelli, io sono contento.
mi accosta la testa, mi sposta l'asciugamano, mi accompagna con delicatezza.
poi sento l'acqua.che riempie la vaschetta sotto di me ,si riempie si riepmpie.
poi i capelli mi si bagnano.
mi sposta ancora, come fosse eterno 'sto spostarmi in giro ,nell'aria.
finisce sott'acqua,la nuca.
finiscono sott'acqua,i capelli.
finiscono sott'acqua,le orecchie.
finisce sott'acqua,tutto.
ho solo qualcosa che mi permette di respirare, per il resto sono tutto sott'acqua.
mi bagno tutto sott'acqua.
apro gli occhi, e l'acqua mi ci entra dentro.
ho gli occhi bagnati e fisso i movimenti incomprpensibili fuori dell'acqua.
si muove qualcosa lì fuori.
poi mi sento qualcosa di strano vicino.
è qualcosa di un pò più caldo , comese stessi piangendo dentro l'acqua.
allora forse sto piangendo nell'acqua.
che non so come si faccia, ma credo sia così.
e mentre forse sto piangendo o forse è qualche cosa di strano che mi stanno facendo ancora una volta cerco di capire quello che succede.
ripercorro.
la macchina cubo spero sia ancora lì fuori.
mentre ripercorro mi sento scaldare intorno.
mi sento scuotere intorno. da piccolo piansi quando non mi permisero di andare sulle montagne russe, troppo veloci, troppo pericolose, troppo tutto.
mi sento smuovermi come sulle montagne russe.
penso che sia l'effetto dell'acqua tutt'intorno.
come quando sto sul tram e sento "dendendendenden" e poi si scuote tutto e poi frena e si scuote ancora di più.

mi tirano fuori dall'acqua.
il barbiere mi guarda,si avvicina fino quasi a sfiorarmi il viso.
"spero che sia una scelta stilistica"
cosa?
"il fatto che stai piangendo"
gli sto per saltare addosso.
poi lo guardo a bocca aperta,faccio una smorfia di dolore.
e decido di scappare.
urlo "macchinacuboooooooooo".

11 commenti:

al3sim ha detto...

Ti hanno battezzato?
Il barbiere, certe volte, è una benedizione, altre volte no.

susukino ha detto...

ho paura dei barbieri.

Anonimo ha detto...

Se si piange nell'acqua le lacrime nuotano e non si asciugano mai.
Giusto oggi ho tagliato i capelli, ma non ho pianto.

susukino ha detto...

e perchè non era il barbiere giusto!
ecco perchè!

Anonimo ha detto...

Ma io non vado dal barbiere susu..vado dal parrucchiere..forse è per quello?

Anonimo ha detto...

Credo di adorarti.
Almeno quando scrivi quassù.
E non so bene perché.
Forse perché non ti sopporto.
Almeno quando non scrivi quassù.
Si, credo sia così.
Troppo postmodernista?
Naaa.
Per niente.

[Mi è piaciuto il tuo Pluf.
Più di tanti altri.]

Anonimo ha detto...

anche io volevo un bel negozio di tagliato ai capelli. comunque è sempre veramente interessante questo blog e io lo leggo con molto interesse.

Edoardo sta al gioco e replica a tono che c’era qualcosa di più importante da fare che starsene in oriente… qualcosa per cui vale la pena rischiare perfino la prigione… (è la minaccia che Carol gli ha fatto se lui si fosse allontanato dal suo esilio). Non crede anche lui (Marco) che per mettere le mani sulla mappa genetica di Ettore Ferri è stato giusto spingersi fin lì?

tanti auguri, se è oggi. ma credo di sì

Anonimo ha detto...

Peppefiore mi ha detto che devo farti gli auguri, pertanto eccoteli:

gli auguri.

susukino ha detto...

amo:
è molto probabile.

ano:
fra poco divento una religione.
e allora chiederò anche i soldi.

peppe:
è molto bello che tu dica questo.
ah,e grazie per il commento.
comunque scamarcio è proprio bono.

edoardo:-si carol,hai troppo
ragione.-
carol:-si,lo so.-
edoardo:-io sono l'oriente.-
carol:-no,io lo sono.-
marco:-ettore ferri e la mappa
genetica mi piacciono
molto.-
il coro:-sta zitto tu, stronzo.-


ennio:
ennio, tu si che sai come illuimnarmi.
(e mi fai anche ridere come un pazzo!!)

Anonimo ha detto...

Giuro che lo sapevo...ma la mia testa è altrove....quindi anche se molto in ritardo (mea culpa)...auguri...
m.

susukino ha detto...

ano:
così sia.