22/04/07

odori park

sto misurando la lunghezza del corridoio dove mi trovo.
allargo le braccia per controllare la misura della larghezza.
punto il tallone proprio al limitare del corridoio e inzio un duè,un duè, a contare i passi fino in fondo.
faccio rumore sul parquet.
coi calzini.
passo le porte ,tutte uguali tutte alla stessa distanza e passo pure i contatori dell'acqua tutti a vista e tutti alla stessa distanza.
sembra una bahaus dei poveri.
faccio rumore sul parquet.
si apre la porta davanti a me.
un cinese ne esce fuori. io rimango immobile con le braccia spalancate a squadra e cerco di spiegarmi.
- guarda che non è come credi - che poi cosa creda il cinese proprio non lo so.
il cinese mi fissa e mi dice "...".
io allora gli dico " no guarda che ti sbagli" ma non ho proprio capito nulla di quello che ha detto.
allora lui parla nuovamente "..." dice ora.
io lo fisso e gli dico: "stronzo".
ma lui non avverte l'insulto.
devo provare qualcos'altro.
io intanto sto ancora con le mani alzate, forse saranno queste che lo insospettiscono.
le abbasso.
lui rimane immobile e continua a dire "... ... ..."
spero non pensi che sono un terrorista, penso io.
perchè mi ricordo che qui sui mezzi pubblici ti informano che se vedi qualcuno o qualcosa di sospetto devi subito informare le autorità.
ma non so se lui ha pensato la stessa cosa che ho pensato io.
ci fissiamo e adesso sembriamo due idioti.
nessuno dei due fa un movimento, forse per non irritare l'altro.
sembra stiano passando giornate intere.
ho il tempo di ricordarmi il freddo che faceva oggi e ho anche il tempo di confrontare i lineamenti del cinese con quelli dei veri indigeni.
il cinese improvvisamente dice "......." e scompare dentro la porta.
ora mi metto paura.
forse è andato a chiamare qualche amico cinese per farsi aiutare.
i cinesi, mi ricordo, la televisione italiana diceva di farci attenzione,che arrivano con i loro prodotti e rovinano la nostra economia.
ci penso mentro lo sento parlare in una lingua che forse è il cinese.
le pareti sottili fanno trasudare tutte le parole.
io sono rimasto immobile, non ho nessun connazionale da andare a chiamare.
lo ascolto che parla e parla e poi dopo esce di nuovo.
ora sono in due.
cerco di spiegare loro che stavo solo misurando la lunghezza del corridoio.
faccio gesti e segni nell'aria, e loro inseguono i miei gesti con gli occhi a mandorla.
io li guardo guardare.
li osservo muoversi con gli occhi.
sembrano calmarsi.
i miei movimenti, si vede, hanno un effetto calmante.
ora sono in mio potere.
i cinesi non mi fanno più paura, come invece la televisione italiana aveva affermato io dovessi provare.
- cinesi - li chiamo, - sentite un pò - loro, chissà perchè si girano verso di me.
e mi stanno a sentire.
mi ricordo ora che non avevo nulla da dire ai cinesi.
i cinesi mi sorridono.
anche io sorrido loro.
i cinesi mi sono simpatici, sembrano proprio come me.
- non posso - penso. non posso essere amico dei cinesi.
la televisione italiana mi ha detto di essere loro nemico,penso.

sono combattuto tra un sentimento di simpatia e odio.
non riesco a gestirlo.
sono vicino alla stanza 210 e spero, fissando la porta, che da lì ne esca il mio secondo interprete.
perchè io, dovete sapere, ho due interpreti ora.
il primo è partito per un viaggio di aggiornamento di una settimana.
gli verrà montata una versione nuova e poi tornerà qua a farmi da interprete.
dalla stanza non esce nessun interprete.
sono solo col mio sentimento ambivalente e con due cinesi che fanno i muti e non dicono nulla.

io volevo solo misurare il corridoio, penso.
ma devo ricredermi, i cinesi non ti lasciano fare quello che vuoi fare.
il rumore che produciamo (quello del nostro silenzio e dei nostri sguardi che si intrecciano, nonchè lo scalpicciare dei nostri piedi sul parquet) attira l'attenzione degli altri esseri umani dentro il palazzo.
le porte si aprono, in fila una dietro l'altra.
ne escono una marea incontrollabile di cinesi.cinesi ovunque.
- io non sono in cina - urlo.
i cinesi iniziano una cantilena che spacca i timpani.
tra lo scalpicciare dei passi da cinesi lo sbattere delle porte e lo strusciarsi contro uno sull'altro, non capisco cosa si stiano dicendo.
cantilenano a mia insaputa.
ascolto la cantilena.
sembrano ripetere continuamente una frase.
io dico di nuovo, sempre più forte: - io non sono in cina! -
e allora loro ripetono - e capisco che loro non hanno fatto altro che ripetere questo -
- ionosonoincina!ionosonoincina!ionosonoincina!ionosonoincina!ionosonoincina!ionosonoincina!
-
sembrano avere la forza di ripeterlo fino alla morte.
i cinesi non smettono di uscire dalle loro stanze, cerco di farmi strada e di chiudere dietro di loro le porte, per impedire che escano ancora.
ma più ne chiudo, più porte si aprono.
i cinesi mi sono simpatici,ripeto, i cinesi mi sono simpatici, ripeto.
corro a chiudere le porte, ma ormai farmi strada sta diventando troppo difficile.
il corridoio si sta riempiendo di corpi di esseri umani asiatici, li vedo ovunque e tutti mi fissano.
ionosonoincinaionosonoincinaionosonoincina.
li sento ovunque e sono sopra di me,non resisto più e penso che la televisioneitaliana aveva ragione, i cinesi sono una minaccia per l'economia europea.
- siete una minaccia per l'economia europea! - urlo.

apro gli occhi e mi ritrovo a rotolarmi nella neve, li apro ancora meglio e sopra di me c'è la torre della TV che ha acceso le luci colorate ed è bellissima.
sono tutti intorno a me.
tutti cinesi ancora intorno a me, ma questi sono diversi.

anzi no, non sono cinesi, sono giapponesi.
si stanno prendendo cura di me,parlano di me tra di loro e dicono "... ... ..."
io li osservo mentre si muovono, mi sembrano giocattoli, come quelli cha avevo da bambino e che erano "made in taiwan".
sempre occhi a mandorla anche lì, penso.
gli occhi a mandorla, ripeto dentro di me.
sono bianco di neve.

mi sembra di essere a casa.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

....mi è veramente difficile lasciarti un commentino....
forse freud ti saprebbe sicuramente aiutare..peccato che nn è qui!!

bhe....nn ce pensà!!
quando tornerai avrai anche te un po' gli occhi a madorla...il giappone ti segna!!

secondo me è che fa ancora troppo freddo e il tuo corpo deve abituarsi al fuso clima....fuso clima..hahahhaa!!!

...hummmm..
come è la casa? ti sei trasferito?!

gana ganeisha la geisha... almeno credo!

have a fab day!!!
...hummm....

Unknown ha detto...

ehilàààààà
poi alla fine l'hai fatto il blog...per adesso ho letto solo il primo.
sei pazzo, lo sai? però quel pazzo divertente. finchè non ti sgozza, intendo. un bacio forte... robs

susukino ha detto...

casa? cubo si dice qua, fab.

blog!? quale blog ,rob?

Anonimo ha detto...

no cubi...ma spazi meditativi!!!!
attento alla differenza!!!

have a fab day!!!

susukino ha detto...

spazi meditativi?
so solo una osa io: cemento.

Anonimo ha detto...

coincidenza preoccupante, proprio ieri ho bevuto le mie prime tre tazze di zuppa miso dopo due anni...è stato favoloso anche se, ovviamente,il sapore non era completamente lo stesso.

ho deciso di ricominciare a mangiare cibo giapponese anche se qui, in italia, è quasi impossibile trovare ristoranti buoni a cifre non esagerate, e tu che ci fai in giappone?

ciao, gert

susukino ha detto...

mi bagno nel miso.
qui sono molto famosi i bagni pubblici dove fai i bagni nel miso.
dicono facciano bene..

Angela Gennaro ha detto...

piccolo rotolino d'alga....
o miso mio come stai????
di sicuro non mi riconosci ma ti do qualche indizio...
super modello...
arrogante ma con vena super simpatica e rassicurante..
gambe autostradali, fisico asciutto e tonico e mente aperta e piena di cose futili ma che lasciano spazio ad un po' di cose sensate...
piccolo bonzo sono beniamino...
incuriosito dalle notizie che provengono dal mondo occidentale mi sono spinto tra le tue parole e la poesia del tuo quotidiano mi va venire alla mente il tuo intricato spirito..beh diciamo che hai trovato un posto dove il senso e il non-senso hanno un confine non ben distinguibile...
tutto quello che so del giappone l'ho appreso dai libri di banana quindi penso solo agli spiriti e a tutte le anime che popolano le case giapponesi..tra cibi e pietanze e antiche storie immagino tu ti stia divertendo...
o almeno in fase riflessiva come vedo...
se ti va scrivimi, beniamino.muroni@email.it
un bacio grande...

Angela Gennaro ha detto...

Angela quella vera dice:
Ciao. Un po' invidio la tua dimensione di altrove, un po' mi cullo nei racconti che produci. Stai diventando sempre più bravo.

see you.
Angela

susukino ha detto...

neanche io conosco molto il giappone.
per esempio quando sono arrivato credevo di essere in malesia.

questa dimensione di altrove è proprio pazza pazza.

Unknown ha detto...

ma non eri in giappone?


Edoardo

stasera suoniamo
www.dressedtokillband.com

seguici in tv

susukino ha detto...

io? in giappone?
ancora non l'ho capito.

comunque ci sarò, da voi a sentirvi,nonostante sia ormai tardi.
ma col fuso non si sa mai.

Anonimo ha detto...

secondo me sei a pomezia...ahahahah

susukino ha detto...

pomezia? è una città del giappone?

Anonimo ha detto...

perchè non lo è????ahahah

susukino ha detto...

non lo so, dimmelo tu.
io sono in malesia.

Anonimo ha detto...

Giappone è Malesia.

susukino ha detto...

pazzo!ahahah cazzo che pazzo! eheheh

Anonimo ha detto...

Ci sei andato davvero nei famosi bagni turchi??

susukino ha detto...

bagni giapponesi vorrai dire.